La storia di Illusorya: esplorando il "Dark Grotesque" - Intervista su Beautiful Bizarre Magazine
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La premessa è semplice: porsi al pubblico raccontando di noə stessə, soprattutto come artistə, è un vero incubo. Si ha sempre paura di creare incomprensioni o, addirittura, fare la figura del saccente.
Quando Beautiful Bizarre, uno dei più noti magazine internazionali dell'arte contemporanea, mi ha dato l'opportunità di parlare di me, non avrei mai immaginato di poter leggere un articolo finito così conciso ma anche schietto come uno schiaffo in faccia. Chi meglio di loro, potrebbe dar vita a tutto ciò che si è desiderato esprimere?
Un viaggio attraverso i primi tentativi di entrare nel mondo dell'arte, con la coloratissima Fairy Art, gli esaltanti ma anche sconfortanti successi grazie al mondo Creepypasta fino alla presa di coscienza -dovuta a conflitti interiori- e l'entrata nel mondo Dark Art.
Inoltre, un breve passo riguardo la mia, ahimè, ormai avventura "in pausa" con la fondazione di Memento Tea Gallery -assieme alla "art partner in crime" Sandra Hultsved- ed il perché ultimamente sono più concentrata verso i miei progetti personali che esporre in gallerie.
Qui di seguito, il link dell'intervista in lingua originale:
The Tale of Illusorya: Exploring the "Dark Grotesque (beautifulbizarre.net)
Ovviamente, se l'inglese non è parte di voi, vi invito a continuare a leggere questo articolo per la traduzione completa!
Buona lettura, e spero che la troviate interessante… Fatemi sapere cosa ne pensate, oppure se volete chiedermi altro, non esitate a lasciare un commento qui sotto!
AVVERTENZA: questo articolo approfondisce temi del suicidio ed autolesionismo.
La Storia di Illusorya: Esplorando il "Dark Grotesque"
Articolo a cura di Natalia Joruk (vicedirettore - Beautiful Bizarre Magazine)
Una domanda che ci si pone continuamente è: cosa rende una persona "artista"? È quando si sente a proprio agio ed esercita nel proprio mestiere o quando il proprio lavoro è apprezzato dagli altri? È quando si ritrova finalmente ad esporre in una galleria? O, semplicemente, è il momento in cui ci si prova la soddisfazione di creare la propria arte? Per fortuna, Stefania Russo -meglio conosciuta come Illusorya- non si è mai fatta prendere troppo dalla filosofia del titolo. È un'artista italiana che si identifica con le forme più eleganti ed oniriche del “Dark Grotesque”, evolvendosi attraverso molti stili e generi nel suo viaggio, fino ad oggi.
Illusorya è, probabilmente, il prodotto dell'istinto e del seguire il proprio cuore. È stata aperta al cambiamento e alla sperimentazione e, in modo piuttosto impressionante, ha buttato via la paura di cambiare completamente il suo stile non appena è arrivato il momento giusto.
“A dicembre 2019, ho deciso di dire addio al mio vecchio percorso e iniziarne uno nuovo: Illusorya. Ho informato i miei follower che non avrei più creato [la stessa arte]... E, sorpresa: erano entusiasti e felici della mia decisione!" ride. "La maggior parte dei feedback riguardava il modo in cui ero migliorata anche professionalmente, con questa transizione".
Spesso il viaggio è parte integrante della destinazione. Questo è l'arco in cui impariamo e cresciamo; a volte, non siamo nemmeno la stessa persona che immaginavamo di raggiungere l'obiettivo di quando abbiamo iniziato. Ma personalmente, adoro conoscere storie come quella di Stefania...
Una storia di popolarità, rifiuto e creepypasta
"Ho lavorato, molto tempo fa, con lo pseudonimo di LadyFanhir - più da artista per hobby. Si potrebbe dire che sono "nata" come artista di Fate, soprattutto per offrire piacere a chi guardava la mia arte. Vabbè, tutti commettono errori che poi influenzano la retta via! Ho lavorato prevalentemente in Letraset Pantone Markers (l'influenza della scuola di fashion design che ho frequentato), quindi con colori molto vividi.
È interessante notare che tutto questo non è stato per nulla intenzionale: una volta ho dipinto Slenderman e BOOM!
Depressione, evoluzione -e dalle ceneri Illusorya risorge
Il mondo di Stefania Russo è cambiato drasticamente dopo che un evento personale l'ha portata a soffrire di un periodo di ansia, depressione e pensieri suicidi. Ha, quindi, finito per sottoporsi a riabilitazione in istituto auxologico, per aiutare a riprendersi dal suo disturbo da alimentazione incontrollata BED e dall'ansia. Durante il periodo in clinica, ha conosciuto molti amici, ascoltando le singole storie che li hanno portati qui ed imparando tramite le loro difficili esperienze.
Questa transizione nel ritrarre un profondo "serbatoio di emozioni" ha portato Stefania sul nuovo percorso che stava cercando.
E... Inno alla Dark Art
Essendo cresciuta ammaliata da artisti del calibro di Luis Royo e Gerald Brom, si è trovata a creare mondi d'arte Fantasy e Dark; due generi che ha sempre adorato.
"Amo l'atmosfera ed il sentimento nell'arte [di Royo]. Mi ha insegnato a non aver paura di giocare con la luce (e il bianco). Le sue donne sono guerriere sensuali, disperate, forti... Per me non sono solo rappresentazioni. Trasmettono emozioni pure. E Gerald Brom: sono emotivamente legata alla sua arte in questi tempi. Amo le creature di Brom, mi ha insegnato che non è sempre necessario avere un background dettagliato per raccontare una storia".
Questo l'ha portata ad aprire la Memento Tea Gallery con la sua "art partner in crime" (Sandra Hultsved). Era un inno all'arte oscura in forma di galleria. Memento Tea ha funzionato per tre anni prima che la burocrazia conflittuale del suo paese d'origine (Italia), alla fine, le costringesse a chiudere.
Questa lotta per prosperare, come azienda, in generi meno mainstream è una storia fin troppo familiare.
Stefania però non si è arresa. Ha iniziato a concentrarsi di nuovo su se stessa come artista indipendente: "Volevo rappresentare ciò che sento veramente, nella mia arte e nella mia anima" condivide.
Nasce, così, Illusorya.
L'artista emotiva
Le emozioni umane sono complicate e reattive, e Stefania ha scoperto che i suoi metodi di creazione artistica sono radicalmente cambiati per riflettere la natura dei suoi temi. “La mia principale ispirazione è di essere piuttosto istintiva. È raro che realizzi schizzi preliminari (a meno che non si tratti di un progetto o di una commissione, ovviamente). I miei personaggi si sviluppano direttamente sulla tela; sono comportamenti umani e mentali. Amo vedere gli stati d'animo quotidiani delle persone intorno a me e trasformarli in una sorta di fiaba, mettendoli a volte in relazione con il mito e il folklore".“A volte, metto i miei sentimenti, come i sogni, sulla tela. Essi sono piuttosto violenti e pieni di azione. Spesso sogno qualcuno che mi ferisce e mi uccide. Sento davvero queste sensazioni, tale da svegliarmi con il dolore. Certo, tutto ciò è dovuto all'ansia, ma li apprezzo perché mi fanno sentire più "viva" -mi sento come il personaggio di una storia... Come coloro dei miei quadri!"
Illusorya ama giocare con gli stili artistici a seconda dello stato d'animo, ma in passato questo processo l'ha resa incredibilmente a disagio. Mentre alcuni hanno apprezzato la sua versatilità, "la maggior parte delle gallerie e dei progetti", ammette, "ha rifiutato il mio lavoro perché sembrava che non seguissi uno stile prestabilito".
"Quella è stata la mia prima battaglia depressiva sul mio lavoro da artista. Ma, ora ho imparato a seguire ciò che provo ed a rispettare l'artista emotivo che sento di essere".
La tua arte è come una casa confortevole
Presumo che tu sia qui, leggendo questo articolo, perché sei interessatə all'arte di Illusorya. Questo ti renderebbe una delle tante persone che trovano conforto nelle sue immagini cupamente drammatiche. C'è qualcosa nei regni dell'arte oscura che può colpire una corda nello spettatore -oltre l'orrore iniziale spesso si trovano significato e pensiero, rappresentazioni di emozioni ed esperienze che tutti conosciamo. Bene o male, possiamo connetterci con l'arte.
I dipinti di Illusorya, sia ad acquerello che, più recentemente, ad olio, sono meravigliosamente gotici. Sebbene si concentri prevalentemente sulle donne, Illusorya ha gioia anche nel rappresentare persone queer ed androgine.
I suoi personaggi ritraggono i temi autoproclamati "Dark Grotesque" con cui Illusorya si collega così profondamente.
Come afferma un collezionista: "Sono perfetti nella loro stessa cupezza".
I clienti mi commissionano spesso i loro ritratti o dipingere opere che rappresentano le loro storie, perché (come ha detto un collezionista): "Tu e la tua arte siete come una casa confortevole, dove posso parlare e aprirmi senza giudizio" . Ho davvero apprezzato che qualcuno si sentisse così.
Per ora, Illusorya lascia la scena delle gallerie, concentrandosi invece sull'esposizione a Fiere del Fumetto e Festival. Tuttavia, con la pandemia che innesca un futuro sconosciuto, non può ovviamente confermare quali eventi saranno ancora confermati.
Quando finimmo la nostra chiacchierata, mi ha lasciato con la seguente intuizione, e non vedo l'ora di vedere cosa creerà dopo:
"Alcuni anni fa, ero così vicina al suicidio che mi ha aperto definitivamente gli occhi... Ora, mi sto lentamente svegliando per dipingere ciò che desidero davvero e personalmente mi sento più soddisfatta con gli ultimi lavori".
1 commento
Bravissima ti meriti tanto successo…È stato emozionante leggere questo, anche se ha fatto male almeno so ora come nascono le tue meravigliose opere. Complimenti! Erica